Appunti di Viaggio
Per tutti quelli che ci hanno detto di farci sentire, per tutti quelli che sono curiosi e soprattutto per tutti voi che avete contribuito, ecco i nostri appunti che più o meno giorno per giorno scriveremo!
21 aprile
Volo Roma - Shanghai operato da easten china air
Il viaggio inizia benissimo. Fiumicino, check-in: "abbiamo un problema con la vostra prenotazione, dal sistema non risulta"....! ma poi si riprende, volo comodo e, forse per questo, o forse per la stanchezza, abbiamo dormito tutto il tempo (l'alternativa era vedere da un lontano schermo solo films giapponesi con i sottotitoli in cinese e più piccolo in inglese)
22 aprile
Shanghai - visita al bund - pernotto Blue Mountain Bund Youth Hostel
L'impatto con la città inizia benissimo. Prendiamo la metro che dall'aeroporto ci dovrebbe condurre proprio vicino all'ostello....e a metà percorso scendono tutti (tranne noi ovvio!) e inizia e tornare verso l'aeroporto... Non avevamo capito che anche se la linea è la stessa, ad un certo punto si scende e si prende un treno al binario accanto....perché? ma poi è andato tutto bene:ostello carino, camera carina con tanto di balconcino privato, insomma anche ordinare da mangiare è stato facile. Shanghai la pensavo più caotica.... Sarà perché è domenica come?!?
Passeggiamo per il bund: quello che un tempo era un molo per chiatte fiancheggiato da campi paludosi, ora è pieno di grattacieli altissimi di tutte le forme e illuminati di tutti i colori. Il primo impatto con questo paese non è stato con l'antica Cina del passato, ma con quella del futuro: affascinante.
23 aprile
Suzhou - gita di un giorno
Siamo già ambientati, tanto che oggi gita "fuori porta" a Suzhou anche detta (da Marcopolo) la Venezia dell'est.....in effetti una gondola l'abbiamo incontrata, cittadina ricca di rilassanti giardini. Per arrivarci treno veloce, siamo arrivati a 300km/h (il treno ha spaccato il minuto, sembra di essere in Cina!): biglietti facili da fare, peccato che non possiamo farli alle macchinette come per la metro visto che serve inserire in numero del passaporto ma non e' possibile farlo. La stazione è enorme, nuova e organizzatissima...non puoi sbagliare neanche se non parli cinese! Insomma, basta seguire il flusso..."Ciao pesciolino!"
24 aprile
Shanghai - visita al Museo, piazza del popolo, concessione francese e Pudong
Giornata di musica, acqua e luci.
Passeggiare la mattina per le vie del centro di Shanghai è, contro ogni nostra idea che prevedeva traffico e caos, rilassante e sicuramente divertente!
I cinesi amano il ballo, in particolare la mattina, infatti nell'arco di 500 metri c'era chi ballava il valzer, chi preferiva le danze tradizionali con i ventagli e chi prendeva lezioni di salsa....
A proposito di salsa, i cinesi amano anche il cibo, proprio come noi, stanno a tavola e spazzolano via tutto chiacchierando allegramente e la cucina cinese non è quella che conosciamo...per capirci il cinese in italia e quello qui sono come una pizza surgelata all'ananas e quella che mangi in una buona pizzeria!
In alcuni diari di viaggiatori c'era scritto che nei ristoranti la pulizia lasciava a desiderare tanto da consigliare di portare le proprie bacchette (come abbiamo fatto), ma per ora non ci sono servite... in fondo qui pretendiamo le bacchette mono uso mentre in Italia ci fidiamo delle posate lavate, ma già usate!?
Non ti ricordi che qui la pioggia è calda fino a che non inizia a diluviare e ti rifugi casualmente (ma non troppo, visto che volevamo il kit per scaricare le foto dalle macchinette all'ipad) nell' Apple Store che è praticamente dietro l'ostello (quando uno dice il destino...!).Ma prima della pioggia ci sono state le luci: un meraviglioso tunnel di luci che passa sotto il fiume! Perché in pratica Shanghai è come Budapest, un città con due entità distinte divisa da un fiume, ma i cinesi hanno pure questa cosa che ti spacciano per attrazione ma che in realtà sembra la brutta copia del trenino della casa degli orrori al lunapark! A Rob è piaciuto tanto, meno male perché aveva insistito per non perdecelo.
25 aprile
Nanjing - trasferimento da Shanghai e visita al Memorial Hall, alla porta Zhonghua e al tempio Fuzi
Dice un antico proverbio cinese: "se non hai un iPhone e/o un iPad sei uno sfigato, se non hai almeno uno smartphone e/o un tablet non sei cinese". E noi che pensavamo di fare quelli fichi!!!
Stasera siamo passati dal super kich che poi è quello che arriva da noi, all'elegante quartiere con ristoranti carini e buoni e locali per ballare, in pratica qui c'è di tutto dalle super acchitate a quelle che escono in pigiama e ciabatte, letteralmente! Infatti in occasione dell'expo a Shanghai hanno fatto proprio una legge che vieta alla popolazione di uscire in pigiama...qui, altra regione, non è arrivata!
26 aprile
Nanjing - Visita al mausoleo ming, mausoleo di Sun Yat e tempio Linggu, parco del lago Xuanwu e mura ming
Scarpinata infinita, ma abbiamo visto tante belle cose!
E non ci siamo fatti mancare nulla: abbandonata la troppo facile metro, abbiamo iniziato a prendere gli autobus dove tutto è scritto in cinese e nessuno ha la più pallida idea di quello che dici!! Ad un certo punto uno si è anche semirotto e faceva un rumore inquietante ad ogni ripartenza.
La cosa bella è che il cinese medio ti vuole aiutare; se ti vede in difficoltà cerca di aiutarti, non importa se non parla una parola di inglese, lui si avvicina e inizia a parlarti in cinese...lui ci prova, siamo noi che non capiamo il cinese!
Ah, abbiamo anche fatto una piccola cosa che non si dovrebbe: siamo andati a vedere questo parco con vari siti uno dietro l'altro, biglietto per ogni sito, nel primo ci dimentichiamo di vedere un pezzo sicuri di poter rientrare...ma invece "no!no!no!"ci dice la tizia, allora ci dirigiamo tristi verso la via del ritorno quando vediamo un parco in fiore. Data la posizione capiamo che potrebbe essere collegato al posto che volevamo vedere e quindi entriamo ( esibendo pure il biglietto!), poi capiamo che c'è una recinzione...sob, rassegnati giriamo per il parco quando un tipo zitto zitto ci passa vicino e zump! Sparisce in un buco della recinzione....! Che altro dire, alla fine abbiamo visto tutto!
27 aprile
Beijing - trasferimento da Nanjing
Abbiamo preso le metro, abbiamo osato gli autobus non sapendo bene dove ci avrebbero portato e allora oggi per stare tranquilli e non fare chilometri a piedi con i pesi abbiamo deciso la soluzione comoda: il taxi.
Ovviamente non sapeva una parola di inglese, neanche "treno", ovviamente ci diceva delle cose in cinese mentre guidava, o meglio le urlava in faccia a Rob che era salito accanto a lui. Alla fine ( dopo avergli fatto vedere "stazione dei treni" in cinese -ma forse il mandarino non andava bene - e indicato sulla mappa) affianca un altro taxi in corsa e chiede se i passeggeri cinesi parlavano inglese. A quel punto il passeggero mi fa segno di abbassare il finestrino e mi chiede "dove volete andare?"..... e così siamo arrivati alla stazione nord, peccato che dovevamo andare alla Sud, ma questo è stato un nostro errore grazie al quale alla fine abbiamo preso la metro!
Ma quanta gente va a Pechino in treno? Volevamo partire presto e invece siamo partiti a mezzogiorno e anche in prima classe, altrimenti avremmo dovuto aspettare ancora!
Però ti danno snack e da bere e tra i sedili c'è così tanto spazio da stare noi con le gambe semi distese!
28 aprile
Beijing - piazza Tiananmen, Città Proibita e parco Jingshan
La metropolitana di Beijing è molto particolare, futuristica per alcune linee con addirittura la pubblicità che appare sui muri dei tunnel mentre sei in corsa, ma anche incoerentemente cinese: non è numerata secondo un ordine, almeno apparente, come le nostre ( a,b,c... o 1,2,3...) ma segue una numerazione a caso 1,2,5,13. E la cosa più bella è che non abbiamo ancora trovato due cartine uguali, infatti in base a quando è stampata?al caso?, sulle cartine ci sono anche linee ancora in costruzione o addirittura solo previste...grandioso per i turisti che non lo sanno!
Le cineserie che troviamo da noi son proprio autentiche! Quei giochini luminosi che ti vendono per strada, ebbene li vendono anche qui ma soprattutto i cinesi se li comprano!!! Vi diamo un anticipo sulle ultime tendenze: orecchie di peluche. Ce ne sono di varie forme e colori: gatto, coniglio, leopardate, rosa, ecc.. Ovviamente si mettono in testa, tra i capelli, per dare quel tocco di ridicolo in più!
29 aprile
Beijing - day tour alle tombe Ming e alla Grande Muraglia
Primo tour prenotato senza troppe informazioni attraverso l'hotel. La giuda racconta storie allucinanti di viaggiatori caduti in trappole per turisti, tour a basso prezzo da abitare, ecc. Abbiamo capito che se vuoi andare a vedere la grande muraglia e le tombe ming e non vuoi spendere un botto per un tour privato ti devi beccare pure una fabbrica e negozio di giada, una di seta, una dove ti fanno la cerimonia del tea, una della seta....
Il nostro tour alla fine non è male, siamo sei, guida e autista esclusi. Molto tranquillo, anche i tempi sono calcolati per bene e la parte giada, seta e tea alla fine non è così fastidiosa: ti spiegano varie cose, come capire la vera giada dalle imitazioni, ecc.
I cinesi seppur tecnologici sono un popolo molto superstizioso e pieno di simboli che alla fine arrivano dal passato ma li usano ancora oggi, tipo il rosso colore della buona fortuna che è in tutti gli amuleti. E quindi figuriamoci in una necropoli! Infatti dice la guida, non amano venire a visitare le tombe per paura degli spiriti e dei fantasmi. Per questo motivo, perché ci sono gli spiriti che cercano di legare la tua anima al luogo, hai anche dei percorsi precisi da fare mentre cammini della tomba, diciamo così per fregarli. Quando esci per esempio puoi (o devi? Non è chiaro) passare sotto una particolare porta oltre la quale gli spiriti non ti possono più far nulla, gli uomini con la gamba sinistra, le donne con la destra. E mentre passi devi dire "wok way lei la!" (più o meno) che significa: ritorno dall'inferno!
Ci sono mille venditori di magliette che dicono "ho scalato la Grande Muraglia!" , ma tu pensi "va be' ma ci salgo con la funivia, quale fatica". Poi sali e capisci, ora anche noi possiamo dire con un certo orgoglio: abbiamo scalato la Grande Muraglia!
30 aprile
Beijing - visita palazzo d'estate, tempio cielo, trasferimento notturno per Pingyao
Oggi abbiamo sperimentato cosa vuol dire gente a secchiate. Per la festa dei lavoratori del primo maggio, qui ci sono tre giorni di ferie, quindi i cinesi si spostano da fuori e convergono sulla capitale per visitarla. Risultato milioni di persone, letteralmente. E con la rinomata grazia cinese.
Ma la parte più curiosa è stata la prima esperienza in treno notturno. Abituati ai super treni di nuova generazione e alle stazioni stile aeroporto ci siamo ritrovati in una sala d'aspetto stracolma di gente con bagagli o simili ( buste enormi, sacchi...) ovunque... Pochi europei con l'aria un po' persa e un pannello che ti indica al solito numero del treno, binario, carrozza, posto.
Con chi saremmo capitati? I nostri posti di prima classe sono per cuccette da 4... speriamo solo di non trovare gente rumorosa! E invece ecco comparire nella cuccetta una coppia di olandesi, molto simpatici e chiacchieroni con cui passiamo una piacevolissima e tranquilla nottata!
1 maggio
Pingyao - visita alla città
Dopo il caos e la grandezza di Beijing ( per andare da una parte all'altra della città, ma non parlo di periferie per capirci da San Paolo a porta Pia circa ci vuole un'ora di metropolitana), questa piccola deliziosa città, anche se piena di gente sempre per le solite feste del primo maggio è l'ideale.
Veniamo letteralmente assediati da una classe di bambini che studiano inglese e che ci iniziano a fare mille domande, o meglio sempre le stesse sette domande che sanno e che hanno scritte sul loro foglietto, ma ovviamente tutti volevano farle e quindi ...
Quale è il tuo colore preferito? Ti piace il cibo cinese? Da dove vieni? Ti piacciono i fast food? È la prima volta che vieni in Cina? Mi puoi dare un nome inglese? Si perché loro hanno un sacco di nomi o meglio di soprannomi rispetto a noi e vanno molto fieri del nome inglese o comunque straniero che ...gli viene dato?si scelgono? Alla fine l'insegnate ci ha "salvato" richiamandoli all'ordine e ci ha dato anche un regalino per la cortesia!
2 maggio
Pingyao - visita alla città e trasferimento notturno per Xi'an
Quello che avevamo letto è decisamente vero: ti vedono e ti chiedono di fare una foto con te! Oggi che il caos è finito portato via dalla fine della festa, in una rilassante tranquillità ci hanno fermato più volte ma la scena più bella è stata una signora che zitta zitta ha iniziato a camminare dietro di me e sempre più vicina svagheggiano con l'amica che tentava di fare la foto! Alla fine (quando Rob me l'ha fatto notare) mi sono offerta volontaria!
La nostra seconda esperienza in treno inizia con il ricevere all'ostello non i biglietti ma una copia dei biglietti inviata via fax il che ci sembra strano ma visto che sembra strano solo a noi ci fidiamo....ci fidiamo a tal punto di non leggere bene il fax e di fare attenzione solo al numero del treno e all'orario di partenza: le 19.07.
Visto che i treni in Cina sono puntuali al minuto, per le sei e mezza siamo in stazione, che proporzionata alla cittadina è piccola e tranquilla; i treni vengono segnalati sul tabellone come al solito e una addetta appende i cartelli su un apposito supporto per indicare i prossimo treni in arrivo e partenza.
Il nostro treno però non c'è. Passano i minuti e niente, la tipo appende un altro cartello e è di un treno alle 19.40... Sorgono i primi dubbi, chiediamo e ci fanno segno di stare tranquilli....è tutto in cinese ovviamente ma i numeri (grazie alle vie di commercio e agli arabi che non solo li hanno inventati ma anche diffusi) li capiamo e non c'é traccia del nostro treno....il tempo passa e si fanno le otto meno dieci, decisamente troppo tardi, richiediamo a un'altra addetta che almeno due parole di inglese la sapeva e ci dice "next train" prossimo treno, questo vuol dire che allora passa davvero, esiste. Poi iniziamo a vedere altri europei che arrivano e il dubbio inizia a serpeggiare tra noi... Riguardiamo bene, questa volta, il biglietto e infatti la stazione di partenza da cui è partito, a questo punto davvero in orario, non è la nostra ma un'altra città! Svelato l'arcano, tranquilli aspettiamo l' arrivo del treno per le 20.44.
Sul binario incontriamo gli amici olandesi, ma questa volta non siamo insieme, loro sono citati con una coppia di francesi che non parlano una parola di inglese ( come faranno a resistere senza chiacchiere?!?) e noi con un signore cinese che sembra tranquillo e per ora silenzioso e con nonna, una signora anziana che abbiamo trovato già nel letto ( in alto, ma come sarà salita?!?) che viaggia con (crediamo) figlia e nipote in cinta che stanno però in un' altra cuccetta! Povera nonna all'inizio era proprio preoccupata nel vederci ma ora sembra essere serena, non le facciamo più paura!
3 maggio
Xi'an - visita alla città
Il clima è uggioso (in realtà non ci ricordiamo neanche più l'ultima volta che abbiamo visto il sole), deve aver piovuto durante la notte e questo è un bene così ha portato via un po' del polline di salice che ci perseguita da Shanghai!sicuramente è la stagione ma sono giorni (in particolare a Pingyao) che veniamo investiti da "nevicate" di polline di salice che scendice intorno a noi!
Qui ritroviamo dei ragazzi italiani conosciuti l'altro ieri e con i quali passeremo questi due giorni a Xi'an. Una delle cose belle dei viaggi di questo tipo, ovvero fai da te, sono proprio gli incontri casuali e quando ti trovi bene, poi è un piacere fare un pezzo di strada insieme.
4 maggio
Xi'an - visita alla città ed esercito di terracotta
Quando ti trovi difronte a qualcosa che hai visto (e rivisto) sui libri, in televisione, insomma come con le piramidi, provi un certo senso di irrealtà, incredulità quasi...ma l'eleganza e la sobrietà di quei guerrieri hanno qualcosa di solenne.
E per finire una cena nel vivace quartiere mussulmano che ha tanto di cinese: luci e insegne luminose ovunque, gabbie con gli uccellini ( sì, perché qui spesso si vedono appese agli alberi o alle case le gabbie con i canarini che rallegrano i passanti con il loro cinguettio), bancarelle che vendono ai cinesi le cineserie (che loro si comprano), ecc. Anche la moschea, che abbiamo visitato ieri è un tempio in stile cinese con addirittura il muro per tenere lontani gli spiriti e le donne ci possono entrare tranquillamente senza coprirsi...ma assaggi uno spiedino, chiudi gli occhi e sei ad Instambul.
5 maggio
Lhasa - trasferimento in aereo da Xi'an
C'è chi dice "io sono velocità" mentre noi fino a ieri affermavamo "io sono Trinità", perché come Terence Hill nel film, dopo una bella doccia ci rimettevamo i vestiti ormai lerci! Oggi invece grande cambio anche perché per tutto il tempo in cui saremo in Tibet avremo guida, autista e albergo quindi ci siamo cambiati per l'occasione...mentre il tipo che mi sta difronte, seduti davanti al gate in attesa dell'aereo, indossa delle "splendide" pantofole di peluche con coniglio disegnato sopra (se riesco le fotografo!)
I 3500 metri sul livello del mare si sentono: la guida dopo averci portato in albergo ci consiglia di riposare e adattarci all'altitudine. Seguiamo il consiglio, tuttavia prima di cena facciamo due passi (ma veramente due!)...e inizio a sentire i lievi sintomi del mal di montagna (lieve malditesta, stomaco chiuso, sonno, stanchezza). La particolarità è la sensazione che provi, come di essere ubriaca, senti la testa leggera che gira...
6 maggio
Lhasa - visita al Potala, al monastero Drepung e al tempio Jokhang
Come aveva pronosticato la guida dopo una dormita passato tutto, l'unico "sintomo" dell' altitudine è sentire il doppio della stanchezza per ogni sforzo...
Dicevano che dentro piazza Tiananmen a Beijing si provava la sensazione di opprimente controllo ma è nulla rispetto a Lhasa, o meglio ai monumenti e alla città vecchia: polizia ad ogni angolo (letteralmente) della strada, esercito sui tetti e ronde di militari per le strade, tutti in assetto antisommossa, telecamere ovunque anche nei monasteri ...fanno così paura questi tibetani?
7 maggio
Lhasa - visita al monastero Ganden e al Sera
Grande Muraglia, esercito di terracotta, citta' proibita, Potala.... Sono di solito queste le cose che si crede di dover ricordare di un viaggio in Cina e Tibet, ma credo che aver assistito ai dibattiti religiosi tra monaci al Monastero Sera possa essere addirittura superiore. In parte può sembrare uno spettacolo ma pensare che da centinaia di anni quel giardino e' sede di questo scambio vivace di impressioni e idee e' indescrivibile!!
Genesi di un pensatore
L'uno: di qua, vieni vieni dobbiamo andale di qua. Anzi no da questa palte. No scusa di qui o folse di la'.
L'altra: ma te lo avevo detto che dovevamo gilale plima.
L'uno: e vabbe' me so CONFUCIO.
CONFUCIO e' il più grande pensatore cinese.
Un po' zingali, un po' .......
L'uno: ma che padiglione e' questo centesimo padiglione?
L'altra: padiglione del vento della montagna che rinfresca il bue muschiato
L'uno: ma no, quello e quello di prima che stava vicino al tempio di giada del mare celeste solcato dal leone.
L'altra: e' vero! Allora e' quello delle ...., di quei fiori..
L'uno: delle peonie.
Un po' zingari un po' peonie.
Questo padiglione esiste veramente.
Se le cose non le sai salle
Lui: e chiediglielo allora!
Lei: ma non vedi che non sa neanche dove sta.
Lui: e provaci, provaci!!!!
Lei: bla, bla, bla..
Lui: lo vedi che sta cosa, LHASA
Lhasa e' il capoluogo del Tibet, sede del Potala (palazzo dei Dalai Lama)
E comunque mi Lhasa es tu Lhasa, come dicono i tibetani (questa e' di Luciano)
8 maggio
Lago Yamdrok Yumtso, Visita al monastero Palkhor di Gyangtse
KHARMA TIBETANA
Lui alla guida: ma questa e' una scorciatoia?
La guida: si.
Si arriva al solito posto di controllo velocità (il tutor umano l'hanno inventato loro: una persona ti scrive l'orario di partenza e l'altro quello di arrivo, se ci hai messo poco tempo paghi), l'autista rallenta poco, la guida mostra il visto di transito, un rumore si sente dalla parte posteriore della macchina.
L'autista scende, uno dei ragazzi del controllo gli si fa incontro, e scazzottatata in diretta.
In Tibet sono più KHARMI.
Conoscere culture diverse aiuta!!??
Lui: si, sono stato in altri luoghi a migliaia di metri sopra il livello del mare, ero in Perù.
La guida: ok, allora tu non dovresti aver problemi, pero' fate le cose con calma.
Lui: che animale e' quello, in Perù ce ne erano di simili, davano molta lana e erano anche buoni da mangiare, erano......, ah si, Lama.
Lei: guarda che qui i Lama sono monaci.
Lui: o cavolo, me so mangiato un monaco!!!!!
A volte e' meglio star zitti.
9 maggio
Shigatse - Visita al monastero Tashilhunpo e rientro a Lhasa
In due giorni abbiamo percorso poco più di 500 km, andata e ritorno, viaggiando su una 4x4 5000 di cilindrata (Toyota Land Cruiser) impiegandoci ben 5 ore a tratta.... La velocità di crociera era di 60 km/h, con punte a velocità smodata di ben 85 km/h!
Siamo saliti dai 3800 metri di Lhasa fino ai 4500 metri del passo, senza aver mai cambiato marcia...
Lui: sarà pure vero che i pellegrini non pagano i biglietti di entrata ai templi, ma con tutte ste offerte che lasciano, forse gli conveniva pagarlo sto biglietto.
Lei: e già!
Lui: ma visto che dovremmo dare la mancia alla guida e all'autista, raccogliamone un po' de ste donazioni, so' tutte per terra!!!
Lei: e basta con ste stupidaggini
Lui: ma tanto chi se ne accorge
Lei: e basta, so STUPA!!
STUPA: costruzione tipica buddista.
10 maggio
Chengdu - Visita palazzo d'estate del Dalai Lama e trasferimento a chengdu
Lasciamo il Tibet vedendo il cielo azzurro, arriviamo a Chengdu non vedendo nulla, sarà smog? Il caldo umido non aiuta ma la cena in un locale da giovani dove nessuno parla una parola di inglese ci rifocilla... Rob si alza, va al tavolo accanto, ordina una lattina credendo di prendere della coca cola e si ritrova con....herbal tea... Non male, dice. Poi arrivano tre inglesi, scambio di sguardi di intesa, neanche si siedono e ordinano, prima di aprire il menu, tre bottiglie grandi di birra.
11 maggio
Chengdu - Visita al Budda Gigante di Leshan
Scendere per 70 metri su una scaletta scivolosa per vedere questo Budda scolpito nella roccia sotto una pioggia torrenziale con due francesi (madre e figlia) e una canadese (non la tenda!) e rimanere all' acqua per tre ore non ha prezzo... per tutto il resto c'è la specialità culinaria del luogo, un tantino piccante: siamo completamente anestetizzati.
E il diluvio continua.... Non era, solo, smog ( per fortuna per i panda che vivono in questa zona e che domani dovremmo andare a vedere).
12 maggio
Chengdu - Visita centro di protezione dei panda giganti, visita al tempio wenchu e trasferimento a Guilin
La traduzione della parola panda potrebbe essere animale mangia-dormi. Infatti mangia 14 ore al giorno, perché il bambù ha poche sostanze nutritive, dorme il resto, in posizione tappeto d'orso cacciato! Darwin sarebbe d'accordo sul farlo estinguere se non fosse così buffo da piccolo e pacioccone da grande e non avesse quegli occhi che ti fanno tenerezza!
In realtà esiste anche un panda rosso che ha una vita più movimentata ed è sicuramente più agile del cugino...anche se sembra molto più un procione che un panda!
13 maggio
Guilin - Visita alla città
Le caverne, specie quella del flauto di canne, sono molto belle anche perché i cinesi le hanno illuminate con luci colorate in modo veramente scenografico, ma dice orgoglio marchigiano Frasassi è un' altra cosa!
Passeggiavamo lungo un viale in città, lungo il fiume Li, ad un certo punto ci si accosta (letteralmente) un tipo cinese che inizia a parlare con noi in inglese.... La prende larga, fa le solite domande di rito (prima volta in cina, dove siete stati, ecc). Lui si finge sordo e fa il vago, lei per gentilezza risponde a Barry (così dice di chiamarsi il cinese), ma nelle risposte mette qualche, dicammo così, invenzione tipo che viaggiavano con amici, che non ci piaceva tanto il tea, ecc che si rivelano utili! Infatti Barry inizia a raccontare che è nato in un villaggio qui vicino, che è insegnante di inglese e che sta per andare a Manchester per un master(!!!!), ma subito dopo attacca una storia sul tea e ci vuole portare nella casa da tea (proprio li dietro) dei suoi parenti e che guarda caso hanno anche un servizio di barche per andare a Yangshuo in crociera più economico degli altri.... Altro che quelli che ti chiedono di fare la foto o come ieri quelli che ti chiedono di parlare due minuti con il figlio di otto anni che studia inglese per farlo esercitare!
14 maggio
Yangshuo - Trasferimento da Guilin, visita alla città
Diluvia in quel modo monsonico in cui solo in Asia può fare...e noi dovremmo andare a piedi alla fermata dei bus e prendere quello per Yangshuo....no, no ma è passeggero, di solito dura un'oretta e poi smette, dicono...quanta acqua abbiamo preso oggi!!! Il concetto di oretta è molto relativo...ma il posto decisamente incantevole.